George Smoot è un astrofisico americano che ha vinto il premio Nobel per la fisica nel 2006.
Presentando nel 1992 i risultati delle misure sulla radiazione cosmica di fondo, eseguita dal satellite Cobe e confermante la teoria del Big Bang proposta dal sacerdote Lemaitre nel 1927, Smoot ebbe a dire: osservare “la nascita dell’Universo”, “per chi è religioso è come guardare Dio” ( Associated Press, 24/4, 1992. “U.S. Scientists Find a ‘Holy Grail’: Ripples at Edge of the Universe”. International Herald Tribune. p. 1).
Nel suo libro, Wrinkles in Time, Smoot afferma l’esistenza di un “parallelismo tra il Big Bang come evento e la nozione cristiana di creazione dal nulla” (p. 17).
Per Smoot “nella cosmologia c’è una confluenza di fisica, metafisica e filosofia” (p. 289).
Nelle ultime pagine del suo libro, quelle più personali, Smoot afferma di non credere, come Weinberg, che gli uomini siano “meri accidenti cosmici“, cioè creature del caso, e aggiunge di ritenere non vero che l’universo sia “pointless” (spuntato, inutile, senza scopo).
Qui la sua conclusione:
“Viaggiando per il mondo, amo visitare i grandi musei di arte, osservare le sculture classiche, le opere scolpite, dipinte o messe insieme da secoli di visionari estetici. I cosmologi e gli artisti hanno molto in comune: entrambi cercano la bellezza, gli uni nel cielo e gli altri in una tela o nella pietra. Quando un cosmologo percepisce il modo in cui le leggi e i principi dell’universo iniziano a combaciare, come siano reciprocamente intrecciati e come mostrino una simmetria che le antiche mitologie riservavano ai loro dèi – in pratica, quando tutto ciò indica che l’universo deve essere in espansione, deve essere piatto, deve essere tutto ciò che è – allora questo studioso percepisce una bellezza pura e incontaminata. Il concetto religioso di creazione scaturisce da un senso di meraviglia per l’esistenza dell’universo e per il posto che noi vi occupiamo. Anche il concetto scientifico di creazione racchiude un senso di meraviglia non meno grande: rimaniamo cioè stupefatti sia dall’estrema semplicità e potenza creativa della natura fisica, sia dalla sua bellezza in ogni proporzione“.
Per una sua lezione video su origini universo:
George Smoot, Nobel per la Fisica, sulle origini dell’Universo