Il sistema greco aristotelico-tolemaico prevedeva, tra i suoi capisaldi, oltre al geocentrismo, la divisione tra fisica celste e fisica terrestre.
Il grande contributo di Galilei all’astronomia non fu dimostrare l’eliocentrismo copernicano, chè anzi, a tal proposito il pisano prese le sue più grandi cantonate, ma distruggere questa divisione e unificare la fisica, dimostrando con le sue osservazioni tramite il cannocchiale che quello che avevano già sostenuto altri filosofi e teologi prima di lui, l’unità del cosmo fisico, era vera. Mentre i greci Aristotele e Tolomeo avevano torto.
Di seguito due pagina a cura di W. Shea, titolare della Cattedra Galileiana di Storia della Scienza dell’Università di Padova: