E’ con l’Illuminismo che si è diffusa l’idea che l’uomo abbia con la sua ragione, la possibilità di comprendere ogni cosa. Come se la ragione umana non fosse limitata, incommensurabile Leggi tutto “Scienza, Bellezza, Mistero”
E’ con l’Illuminismo che si è diffusa l’idea che l’uomo abbia con la sua ragione, la possibilità di comprendere ogni cosa. Come se la ragione umana non fosse limitata, incommensurabile Leggi tutto “Scienza, Bellezza, Mistero”
Giovanni Bignami è un astrofisico italiano. Ha identificato Geminga, nuova stella di neutroni, e ha diretto progetti internazionali.
Nel suo I marziani siamo noi (Zanichelli, Bologna, 2012, ricorda alcuni miti da sfatare: Leggi tutto “Miti “marziani” da sfatare”
[…] Ecco, qui, in un hortus di monastero, spinto da un amore millenario per la natura, opera di Dio, dobbiamo metterci per vedere in azione il padre della genetica, Gregor Mendel.
Mendel nasce nel 1822 in Slesia e viene battezzato con il nome di Johann. Suo padre è un contadino intraprendente che in collaborazione con i compaesani e sotto la guida del parroco, J.Schreiber e del naturalista Ch.C.Andrè, ricerca nuovi innesti e nuove ibridazioni per una produzione più ricca. Mendel entra in contatto con un mondo contadino intraprendente e con una Chiesa vicina ai problemi della gente. A trasmettergli la passione per le scienze della natura soprattutto due insegnanti sacerdoti, il già citato Schreiber e Friedrich Franz che “diede al giovane un’impostazione matematica” e “indirizzò il suo futuro”. Nel 1843 viene ammesso come novizio nel monastero agostiniano di san Tommaso, a Brünn (oggi Brno).
Il monastero di san Tommaso, di Brno La libreria del monastero
Ai tempi di Mendel il monastero, che verrà prima avversato dai nazisti, e poi chiuso e danneggiato dai comunisti nel 1950, possiede una libreria di 30.000 volumi, con trattati di Fisica, Meteorologia, Biologia ecc., una immancabile fabbrica di birra, un’aranciera, una serra, un laboratorio e una casetta per l’allevamento delle api. Ha cioè tutte le caratteristiche tipiche della storia monastica. Il superiore di Mendel, l’abate Cyrill Napp è un insegnante di studi biblici e di lingue orientali, Leggi tutto “La vita di Gregor Mendel, padre della genetica”
Fabrizio Del Noce, nel suo Non uccidere (Mondadori, 1995), è uno dei primi giornalisti a raccontare la pratica dell’utero in affitto.
Scrive che nel 1995 in Usa un utero in affitto veniva a costare circa 41.000 dollari; 16.000 all’agenzia, 10.000 alla prestatrice d’utero, 15.000 per le spese mediche Leggi tutto “L’utero in affitto: cosa è, come funziona, quanto costa?”
Erwin Chargaff (Czernowitz, 11 agosto 1905 – New York, 20 giugno 2002) è stato un biochimico austriaco, è considerato il padre della biologia molecolare. Chargaff è ricordato per le sue regole che diedero un importante contributo nella determinazione della struttura della molecola di DNA. Chargraff eseguì importanti ricerche sul metabolisimo dei grassi e sul chimismo degli acidi nucleici, in particolare sul DNA. Ricorrendo alla tecnica di cromatografia su carta riuscì a separare la molecola del DNA nelle sue basi costituenti a determinare la loro percentuale di abbondanza relativa. I suoi studi costituirono un passo decisivo verso la conoscenza della struttura del DNA, evidenziata poi in seguito da Watson e Crick.
Di seguito alcuni dei suoi pensieri:
“Nato come un ramo della filosofia… lo studio della natura per lungo tempo si mantenne entro i limiti che gli si confacevano”.
“La domanda “cosa è la vita?” “è di entità tale e sconfina così sfacciatamente nel campo dell’indicibile, che c’è voluto un incremento di impudenza accumulatosi per vari e vari secoli prima che si potesse anche solo pensare Leggi tutto “Erwin Chargaff: la vita, mistero impenetrabile”
Nel suo Manifesto per scettici (ma non troppo) in cerca di Dio (Lindau), Giovanni Straffelini, docente presso la facoltà di Ingegneria dell’Università di Trento, nota, riguardo al Big Bang, che:
a) tutto ciò che inizia ad esistere ha una causa
b) l’universo ha iniziato ad esistere Leggi tutto “Da dove l’informazione?”
Francis Collins, genetista di fama internazionale, è nato il 14 aprile 1950 a Staunton, Virginia (U.S.A.). Laureato in chimica presso l’Università della Virginia, ha conseguito il dottorato in chimica fisica presso l’Università di Yale e la laurea in medicina presso l’Università della North Carolina, Chapel Hill. È attualmente direttore dei National Institutes of Health, Bethesda (U.S.A.), Leggi tutto “Il principio antropico secondo il genetista Francis Collins”
Nell’estate scorsa su ‘Scientific American’ si lanciava la proposta di non insegnare più Gregorio Mendel a scuola. In quegli stessi giorni Francesco Agnoli stava lavorando a una biografia del monaco boemo ritenendo invece che tale figura meriti maggior attenzione rispetto a quella che gli viene comunemente dedicata.
Esce ora il volume ‘Lazzaro Spallanzani e Gregor Mendel‘, scritto a quattro mani con Enzo Pennetta.
Per sette anni, a partire dal maggio 1856, Mendel compie i suoi esperimenti di incrocio sulle piante di pisello selezionate nei due anni precedenti, dimostrando di aver “fatto proprie le più moderne concezioni della matematica combinatoria e della fisica sperimentale”, fino alla formulazione delle famose tre leggi sulla modalità di trasmissione dei caratteri ereditari con cui nasce la nuova scienza della genetica.
In quegli stessi anni in cui il lavoro di Mendel sarebbe rimasto largamente ignorato, Charles Darwin pubblicava ‘On the origin of species’, che invece sarebbe divenuto il libro più famoso nella storia della scienza. Secondo gli autori, i due diversi destini sarebbero da attribuire anche al clima ideologico di quegli anni in cui il saggista William Draper pubblicava il libro ‘Storia del conflitto tra religione e scienza’.
Il saggio di Agnoli e Pennetta affronta poi un’altra ‘eclissi’ quella della figura di Lazzaro Spallanzani, scienziato e sacerdote, secondo gli autori, oggi largamente ignorato. Eppure, osserva Agnoli, “Spallanzani può a buon diritto essere considerato il padre della biologia, uno scienziato così grande che lo stesso Voltaire, certo non incline ai facili entusiasmi, ebbe a scrivergli parole come: ‘Non ho che pochi giorni da vivere, Signore, li passerei a leggerla, a stimarla e guardarla come il primo naturalista d’Europa‘”.
La figura di Spallanzani fu citata anche da Victor Hugo in un suo racconto, il ‘Le dernier jour d’un comndamné’, omaggio forse più unico che raro nella storia della letteratura.