Alcune riflessioni suggerite dalla fisica moderna
di Franco Saporetti*
ABSTRACT
Di fronte all’interrogativo sul ruolo che l’essere umano occupa nella struttura organizzativa dell’Universo la ricorrente risposta è: “Un nulla; un inutile scarabocchio nell’affascinante dipinto cosmico”. Nel testo vengono riportate alcune riflessioni basate sulla meccanica quantistica che potrebbero condurre ad una diversa conclusione. Questa bizzarra teoria, che però funziona, sembra indicare che l’uomo (osservatore del mondo) e il mondo osservato sono strettamente correlati: la realtà fisica passa attraverso la partecipazione dell’osservatore con il coinvolgimento della “mente”. Quest’ultima potrebbe rappresentare “qualcosa” di non trascurabile nella ricerca del significato della nostra presenza cosciente nel cosmo. L’uomo potrebbe avere un senso più profondo del solo fatto di esserci.
L’articolo:
*Franco Saporetti, già professore di fisica per molti anni alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, ha svolto ricerche in “Fisica del Nucleo” e “Fisica delle Particelle Elementari” presso l’INFN di Bologna e il CERN di Ginevra. Ha pubblicato numerosi lavori scientifici su riviste internazionali e alcuni libri di divulgazione, tra cui “Big Bang: chi ha acceso la miccia? Una straordinaria avventura scientifica” (Pendragon, 2014). È pure autore di due racconti sul sito di divulgazione scientifica dell’Università di Bologna dedicato ai giovani: www.scienzagiovane.unibo.it.